Buon anno, garantisti

Buon anno, garantisti.

E che sia un buon anno davero.

Nel 2022 c’è persino stata l’occasione di contarsi, ai referendum. Quasi sette milioni, contro tutto e tutti, hanno voluto far sentire la propria voce.

Una minoranza, sì, ma certamente non trascurabile.

Attendiamo le novità di questo 2023, con un garantista in via Arenula che ha annunciato l’intento di cambiare la giustizia. Lo farà davvero? Staremo a vedere. Gli strali lanciati dalla parrocchietta della conservazione del Potere con la P maiuscola che imperversa da trent’anni in Italia sono già partiti da un pezzo. Buon segno.

Le sfide per Nordio

Riuscirà davvero Carlo Nordio a mettere mani sulle metastasi che devastano l’organismo della giustizia italiana? Lo scopriremo nei prossimi mesi.

Il ministro vuole cambiare quella norma dannosa, l’abuso d’ufficio, che porta una valanga di processi inutili e pochissime condanne, paralizzando con la paura l’azione degli amministratori. Sarebbe una cosa saggia.

Nordio vuole limitare l’uso di strumenti da regime del Grande fratello come il trojan. La gazzetta della manetta insorge, ma sarebbe una mossa coraggiosa e liberale.

Vedremo se la separazione delle carriere, mantenendo autonomia e indipendenza degli organi requirenti, finirà di essere come il Ponte di Messina, l’eterna chimera.

Processi e carceri

Vedremo anche se qualcuno avrà il coraggio di ripristinare la prescrizione spazzando via il fine processo mai dei campioni del populismo giudiziario, come propone Enrico Costa.

Capiremo se si vorrà mettere mano a questo sistema carcerocentrico, con le prigioni che diventano luoghi di morte, dove si ammazza, tra detenuti e agenti, quasi una persona ogni quattro giorni. Noi garantisti guardiamo al carcere come extrema ratio, ben consci che per usare le parole di Giovanni Fiandaca, non è una cura ma un veleno.

Buon anno garantisti, buon anno a chi si batte ancora. Nella società, nelle istituzioni, sui giornali, sui social, per questa buona battaglia. Buon anno a chi ha avuto la vita distrutta dalla mala giustizia. E a chi vuole fare tutto il possibile perché ciò accada meno spesso.

Author: Stato Di Diritto

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