Presidente Meloni, sul carcere servono altre risposte

Il presidente Meloni alla domanda “c’è una emergenza carceri in Italia?” risponde che la sinistra in passato ha cercato di risolvere togliendo i reati. Una risposta agghiacciante quanto ideologica non all’altezza di uno stato democratico e, incostituzionale perché in netta contrapposizione agli articoli 3 e 27 della nostra costituzione. Perfettamente conforme invece ad uno stato boia che pensa di poter risolvere il problema del sovraffollamento carcerario costruendo nuovi istituti di pena e sostenendo – giustamente – il corpo della polizia penitenziaria come ha fatto il governo sino ad oggi – dice -…

Qui il video di Giorgia Meloni https://www.instagram.com/reel/C2-bGuntAhE/?igsh=OHg3am0yNGUyYjI=

Al Presidente Meloni vorrei dire che non può essere pregnante in uno stato di diritto la logica di un uomo solo al comando perché non è così che si compie la democrazia, non è rifiutando la collaborazione di chi ne sa palesemente di più che si può risolvere il problema del sovraffollamento. Ed è piuttosto evidente – considerate le risposte date al giornalista – che Giorgia Meloni sia parecchio claudicante per non dire fantasiosa, sul tema della detenzione in Italia.

Tutto il corpo della polizia penitenziaria con il quale il Presidente Meloni non credo abbia dialogo da diverso tempo, afferma dopo la via del suicidio scelta da moltissimi agenti, di non sentirsi minimamente tutelato da questo governo perché se un uomo che serve lo stato sceglie di suicidarsi per la drammaticità con la quale è costretto a confrontarsi ogni giorno della sua vita è evidente che qualcosa non va nelle nostre patrie galere.

Al Presidente Meloni vorrei dire che mi fa specie la sua totale inconsapevolezza in materia di liberazione anticipata riportata nel testo della “legge Giachetti” sulla scorta dell’art 54 riportato nella legge del 26 luglio 1975 e presentata alla Camera in prima lettura il 7-09-2020, DDL per il quale l’On. Roberto Giachetti e Rita Bernardini sono in sciopero della fame già dal 23 gennaio scorso.

Sempre al Presidente Meloni vorrei dire che nei giorni scorsi Ousman Sylla un ragazzo di 22 anni del Ghana, detenuto nel reparto del centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria vicino Roma, si è impiccato. Sylla aveva 22 anni, Sylla era detenuto in una prigione non prigione, Sylla voleva tornare a casa, Sylla era innocente, Sylla ha vissuto gli ultimi giorni della sua vita come un delinquente, in un luogo privo anche dei servizi minimi, in preda alla paura e alla disperazione, Sylla si è impiccato.

Presidente Meloni risponda per favore! Quanti esseri umani detenuti in Italia sono Sylla? Glielo dico io, l’80%. Perché L’80% dei detenuti italiani sono persone con problemi psichiatrici e/o di tossico dipendenza, sono immigrati, sono prostitute. Presidente Meloni alla nostra Italia non servono nuove carceri, servono luoghi che restituiscano dignità agli esseri umani tutti, anche a quelli considerati un rifiuto sociale, alla nostra Italia serve l’umanità per accogliere i nostri figli e figlie d’Italia sprofondati nella piaga dilagante del crack.

Alla mia Italia Presidente Meloni, serve un governo che abbia il coraggio di guardare negli occhi il degrado della notte, le puttane, i drogati, i senzatetto, gli abusati, le vittime di violenza, i delinquenti, serve chi si occupi degli ultimi, dei problemi reali della nostra società, del nostro tempo. Forse Presidente Meloni, nuove, costosissime innovative e lussureggianti sbarre di zucchero potrebbero tornare certamente utili ad una Italietta torturatrice. Io invece conservo e proteggo per me e per un popolo repubblicano e democratico l’idea di un’altra Italia possibile fedele allo stato di diritto e servo della nostra costituzione.

L’autrice di cui il blog Stato di diritto ospita questo scritto è presidente dell’associazione Rigths on

Author: Eleonora Gazziano

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