Sì, ci speravamo in Nordio.
Ma l’inizio non promette niente di buono.
Il populismo penale è più forte di ogni rondine garantista che non fa primavera. E’ bastato il primissimo provvedimento del governo Meloni a far tornare tutti coi piedi per terra.
Sull’ergastolo ostativo sostanzialmente si aggira il dettato della Corte costituzionale, ponendo condizioni che renderanno sostanzialmente impossibile l’accesso ai benefici.
Si introduce un reato nuovo do zecca (ma non si doveva depenalizzare?), e lo si fa con decreto legge, con una norma pedestre, che può avere rischiosissime interpretazioni e che subito si è capito va corretta, peraltro per legiferare su un tema di pancia.
Ah, e la riforma Cartabia si rinvia, come chiesto dalle loro signorie della magistratura.
Enrico Costa, parlamentare di Azione, riassume così: “Riforma Cartabia che contiene misure garantiste: sospesa su indicazione dell’ANM. Ergastolo ostativo: mantenuto. Reato su Rave: scritto con i piedi, approvato per decreto. Riforme sul carcere: costruirne nuove. Il nuovo capo del legislativo della Giustizia: Magistrato fuori ruolo”.
Certo che se il buongiorno si vede dal mattino…