Cinquantottesimo suicidio in carcere da inizio anno.
Quindicesimo nel mese di agosto.
Questa è mattanza di Stato. Basta, basta, basta.
“Non possiamo più aspettare a liberalizzare le telefonate in carcere”, scrive l’associazione Antigone in un tweet.
In un momento di sconforto, sentire una voce familiare, può aiutare la persona a desistere dall’intento suicidario. I 10 minuti a settimana previsti attualmente non hanno più nessun fondamento, né di carattere tecnologico, né economico, né securitario. Cambiare quel regolamento non comporta alcun atto legislativo e il Governo potrebbe farlo anche in questa fase transitoria”.