La minaccia di sciopero dei magistrati non stoppa la riforma del Csm. Il vento forse sta cambiando in Parlamento. La riforma va avanti. Italia viva, che la ritiene del tutto insufficiente, si asterrà. Il cammino del testo dovrebbe essere esente da inciampi. Qui la cronaca del Giornale. Che dà conto di una spaccatura interna alle correnti dell’Anm.
Le toghe si scagliano contro la riforma ma si spaccano. Magistratura democratica mette nel mirino l’Anm: «L’azione dell’Anm, nel contesto della riforma, ci è apparsa intempestiva, timida ed incapace di proposte idonee a dimostrare l’assunzione di responsabilità per la crisi, avendo privilegiato la conservazione dell’esistente, senza alcuna apertura al nuovo» scrive Md in una lettera inviata al presidente del sindacato delle toghe Giuseppe Santalucia.
Già ieri la Stampa scriveva delle divisioni interne alla magistratura qui.
“Sono tornate le lucciole”, scrive sul Riformista Tiziana Maiolo. Qui il link. In un articolo che ricorda l’appuntamento del 12 giugno con i referendum sulla Giustizia.