Disagio

Nel Paese di Beccaria, dove da 22 giorni è in vigore la riforma del “fine processo mai”, accade in una manciata di ore che l’aspirante prossimo presidente del consiglio dei ministri vada a citofonare a favore di telecamera a un privato cittadino (a una famiglia di immigrati, ovviamente), chiedendogli se sa niente di spaccio da quelle parti, e ancora che un procuratore generale che si era lamentato che per il procuratore capo dello stesso distretto non condividesse con lui le informazioni che arrivavano prima ai giornali scattasse l’azione disciplinare con richiesta di trasferimento. (qui la storia). Dice che c’entrano le due cose l’una con l’altra? Probabilmente nulla. Ma che disagio.

Author: Stato Di Diritto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *