Giustizia e Numeri (dell’emergenza)

Giustizia e Numeri. Alla spicciolata.

Sovraffollamento: 106,2%

Il tasso di affollamento nelle carceri italiane è oggi pari al 106,2% (è sceso grazie alle uscita dal carcere dettate dal Covid). Posto però che la stessa amministrazione penitenziaria riconosce formalmente che “il dato sulla capienza non tiene conto di eventuali situazioni transitorie che comportano scostamenti temporanei dal valore indicato”, e che presumibilmente i reparti chiusi riguarderebbero circa 4 mila posti, il tasso di affollamento effettivo, seppur non ufficiale, va a raggiungere il 115%. Fonte: Rapporto Antigone.

Risarcimenti: 28.990.000 euro

Per un’idea di massima su quanti sono gli errori giudiziari in Italia vale la pena di mettere insieme sia le vittime di ingiusta detenzione (quelli sbattuti in galera per una misura cautelare che non andava emessa) sia quelle di errori giudiziari in senso stretto (condannati da innocenti). Ebbene, dal 1991 al 31 dicembre 2020 i casi sono stati 29659: in media, poco più di 988 l’anno. Il tutto per una spesa complessiva dello Stato gigantesca, tra indennizzi e risarcimenti veri e propri: 869.754.850 euro e spiccioli, per una media appena superiore ai 28 milioni e 990 mila euro l’anno. Fonte: errorigiudiziari.com

Ingiusta detenzione: 1015 innocenti

In galera, in galera!  Dal 1992 al 31 dicembre 2020, si sono registrati 29.452 casi di ingiusta detenzione: in media, 1015 innocenti in custodia cautelare ogni anno. Il tutto per una spesa che supera i 794 milioni e 771 mila euro in indennizzi, per una media di poco superiore ai 27.405.915 euro l’anno. Fonte: errori giudiziari

50% (di assolti)

Oltre la metà dei processi che arrivano a dibattimento si conclude con l’assoluzione. E la percentuale cresce ancora sino a sfiorare il 70% quando è in discussione l’opposizione a un decreto penale di condanna, quando cioè a essere contestato è il pagamento di una sanzione solo pecuniaria per reati ritenuti “minori”. I dati che emergono dalla relazione del primo presidente della Cassazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Un dato che da una parte dovrebbe rassicurare i garantisti: non si condanna alla cieca. Ma che dall’altra pone enormi dubbi sull’efficacia di quel sistema di scrematura dell’udienza preliminare che non screma proprio nulla. Fonte: Il Sole24 Ore via Ristretti.org

(1/Continua)

Author: Stato Di Diritto

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